Proletari di tutti i paesi, uniamoci !
APPLICARE UNIVERSALMENTE
IL MAOISMO
Oggi, noi comunisti ed i rivoluzionari de la Terra celebriamo il
115° anniversario della nascita del Presidente Mao Tse-tung, che elevò la
nostra ideologia alla sua terza, nuova e superiore tappa, il
marxismo-leninismo-maoísmo, principalmente il maoísmo. Oggi spetta ai comunisti
impugnare, difendere ed applicare il maoísmo in tutti i conitnenti e paesi. Noi
riaffermiamo che ci svilupperemo nella offensiva stratégica della rivoluzióne
mondiale e che la rivoluzióne peruviana è parte della rivoluzióne mondiale e
serve, sviluppando guerra popolare, alla nuova grande ondata della rivoluzióne proletaria
mondiale, schiacciando la sinistra offensiva controrivoluzionaria generale
guidata dall’imperialismo yanqui. Riconfermiamo il fermo impegno del Partito
Comunista del Perú (PCP) di applicare l’internazionalismo proletario, e di
continuare a svilupparsi come frazione dentro il Movimiento Comunista
Internazionale. Noi riaffermiamo anche
quanto è stato segnalato dal Comitato Centrale del Partito Comunista del Perú (CC-PCP),
nel documento del dicembre del 2007, "CHE IL MAOÍSMO PASSI A COMANDARE LA
NUOVA GRANDE ONDATA DELLA REVOLUZIÓNE MONDIALE !", dato che ciò che è
fondamentale del maoísmo, è il problema del Potere. Partendo da ciò eidenziamo
che nel mondo si danno due applicazioni dello stesso, due corsi. Uno serve a
costruire il nuovo con la guerra popolare e l’altro a sostenere il vecchio
travisando ogni cosa in cambio della "pace".
CHE COSA E’ RIMASTO DELLA CHIACCHIERA VUOTA ED IGNORANTE
DELLA FAMOSA "NUOVA TAPPA DELLA PACE" ?
La
guerra continua ad essere il mezzo principale
per imporre e combattere per l’egemonia e per soggiogare, lo dice la
teoria marxista e la pratica lo conferma. Così, da parte della reazione, gli
stessi contendenti delle I e II Guerra Mondiali
stanno generando la terza guerra mondiale; e dalla parte della rivoluzione, i
popoli non lo stanno permettendo, stanno generando una nuova grande ondata
della rivoluzione mondiale ed il maoismo, generando Partiti Comunisti, con
guerra popolare, sta marciando a dirigerla. Oggi le condizioni sono molto
migliori e la lotta si estende in tutti i paesi dal Perù sino all’India; la
lotta del proletariato e del popolo della Grecia con grande ripercussione nei
diversi paesi, soprattutto dell’Europa, è un grande esempio di ciò che sta
avvenendo ! La ribellione si giustifica !
Oggi gli stessi imperialisti
stanno dicendo: Fukuyama si sbagliò, lo sviluppo dei mercati non ha portato con sé una “era di pace
nella democrazia”, questo fu un sogno, si è entrati in una “nuova tappa della
geopolítica", del confronto tra “grandi potenze” che pretendono di
strappare la egemonia alla “superpotenza americana”, ad una “guerra fredda” tra
la “superpotenza americana”, “democratica”, contro le “grandi potenze
autocratiche”, Russia e Cina. Per cui propongono un “fronte mondiale della
democrazia contro la autocrazia”, di tutti i paesi democratici contro la
“autocrazia” guidata da Russia e Cina. Inoltre propongono un fronte di tutte le
“grandi potenze” democratiche ed autocratiche contro il pericolo “islamico” nel
Medio Oriente per assicurare il dominio di questa regione strategica
nell’interesse comune (vedere, tra gli altri, Robert Kagan, La fine del
sogno…, 2008). Così si esprimono in sintesi i desideri imperialisti di
maggiore collusione per maggiore conflitto.
Maggiore collusione per
andare contro le nazioni oppresse per il seccheggio imperialista, per cercare
di schiacciare la resistenza dei popoli, per scaricare la sua crisi sul
proletariato ed i popoli del mondo, per andare contro le lotte di liberazione
nazionale e la rivoluzione nel mondo, contro la guerra popolare.
Ma
la lotta tra di loro è assoluta e scoppia ad ogni istante per la spartizione, per
imporre le proprie condizioni agli altri, per sfere di dominio, come: nei
Balcani e nella guerra in Georgia, gli scontri sanguinosi in Sudan dietro i
quali stanno gli interessi conflittuali tra gli imperialisti per il petrolio, o
il genocidio di milioni di poveri in Congo per dirimere il quesito di quali
imperialisti e quali tra i loro lacché si prenderanno la maggior parte dei loro
tesori. Mentre aumenta la preoccupazione yanqui per la Cina imperialista quale
sfida strategica “a misura che la capacità militare e le ambizioni della Cina
vanno crescendo”. D’altra parte temono che i paesi soggetti alla loro sfera di
influenza cambino corrente come l’Arabia Saudita ed altri, così tentano di
recuperare la Siria, l’Iran, ecc. In America Latina si sono aperte crepe alla
sua dominazione, Venezuela, Ecuador, Bolivia, ecc, si aprono maggiormente verso
la Russia, la Cina ed altre potenze imperialiste. L’imperialismo yanqui sviluppa
piani di intervento militare come "Horizontes 2008" e risuscita la sua V Flotta sotto il comando
del Comando Sud. La rinnovata presenza militare russa a Cuba e quella più
recente in Venezuela minaccia di creare punti di conflitto tra le due
superpotenze come negli ‘80. Non è che i paesi dell’América Latina sottomessi
al dominio yanqui principalmente siano sfuggiti al suo dominio, era un processo
già in corso, però come abbiamo detto si stanno producendo accordi nel
“giardino di casa” strategico dell’imperialismo yanqui per la contesa di altre
potenze imperialiste e per l’appetito dei grandi borghesi, reazionari e
revisionisti di questi paesi. Prendiamo l’esempio del Venezuela, sta
continuando a rimanere più di prima sotto il dominio economico
dell’imperialismo yanqui al quale esporta più del 70% del suo petrolio coprendo
il 15% del fabbisogno yanqui di grezzo, d’altronde, il Venezuela compera armi
dalla Russia e si apre ad accordi commerciali con la Cina ed altre èpotenze
imperialiste, inoltre si produce in conflitti verbali tra Chávez y Bush senza
che minacci mai di arrivare sino in fondo.
Gli imperialisti yanqui hanno così tante
necessità che si vedono anche costretti a colludere con gli altri imperialisti, qui, dove
sta la base strategica della loro egemonia.
Da questa crisi economica, la
peggiore che abbia colpito il sistema imperialista mondiale dal 1945 come
dimostra la sua maggiore profondità, sortirà dei vincitori e degli sconfitti.
Nonostante li includa a tutti. La potenza egemonica unica uscirà più indebolita
ed i suoi concorrenti specie la Russia, la Cina, la Germania, il Giappone,
usciranno più forti nelle loro pretese. Così quindi che cosa resterà del
“potere supercolossale” del gigante con i piedi di burro ?
Per questo unitamente alle
guerre genocide lanciate dall’imperialismo yanqui contro i popoli del mondo, in
questo sinistro piano egemonico, fomenta e semina capitolazione con i
cosiddetti “accordi di pace” per poi riuscire ad affogare nel sangue la
rivoluzione. Per questo ci riaffermiamo nell’appello del Partito (dicembre de 2007) ad impugnare il maoísmo
per andare al fronte, ad opporsi con guerra popolare alle guerre imperialiste
ed a smascherare coloro che convergono con i genocidi in Medio Oriente, in África
ed América Latina. Facciamo appello molto specialmente alla línea proletaria
del PCN(M) di continuare a sviluppare guerra popolare, ed a conquistare il
poter completo e ad ogni livello in Nepal, a riprendere il fucile e non
lasciarlo mai; sólo in un mare armato di masse potremo marciare verso il
comunismo.
Negli Stati Uniti c’è stato un cambio di
governo: esce Bush [jr.], quello
della mafia repubblicana, ed entra Obama, quello de la mafia demócratica. Ciò
comporta una rappresentazione dell’imperialismo yanqui con la conseguente
sostituzione di molti altri funzionari e di alcune polítiche particolari o
complementari; però, spetta ad Obama continuar le línee básiche del governo di
Bush nelle questioni fondamentali per l’imperialismo yanqui, nella sua ricerca
di mantenersi come potenza egemónica única, di fronte al maggiore crollo ed alle
difficoltà che subentrarono nel decennio che sta concludendosi, principalmente
nel:
1)
Proseguire l’intervento e la occupazióne
militare del Golfo Persico e dell’Asia
centrale, compreso il Vicino Oriente e il nord dell’África concentrando forze in
Afghanistán attravérso la OTAN, implementando le raccomandazioni della "Relazione
Baker-Hamilton del Gruppo di Studio per l’Iraq" (dicembre 2006), que cerca
di coinvolgere Irán e Siria "per un ruolo costruttivo in Iraq". Vale
a dire per un "accordo di pace" amplio para raggiungere la capitolazióne
di questi paesi di fronte all’imperialismo, cosa che non sono riusciti ad
imporre con la forza delle armi di fronte agli impeti della resistenza armata
dei popoli di questa regióne.
Passi in questo senso sono stati il vertice
de Annapolis nel noviembre de 2007, le recenti conversazioni a livello
diplomatico degli Stati Uniti e dell’Iran a Baghdad, l’incontro della ministra
degli Affari Esteri yanqui Condoleeza Rice con il suo collega siriano Walid
Muallim (in settembre a Nuova York) e l’annuncio dell’eletto Obama di impegnarsi
in conversazioni dirette con il presidente dell’Irán. Brzezinski ha proposto in
dicembre il distaccamento di truppe della OTAN lungo la frontiera della Siria
con Israele, inoltre di truppas americane lungo il fiume Giordano. Si è appreso
anche che il presidente del Comitato Militare de la OTAN, ammiraglio Giampaolo
di Paola, non esclude l’invío di truppe della OTAN alla frontiera
sirio-israelana. Sarà la stessa política imperialista yanqui di sempre.
2) Proseguire l’intervento dello Stato nella
economía degli Stati Uniti (dal dicembre del 2007 si trova ufficialmente in
recessione). Il pacchetto previsto di 700 miliardi di dóllari per il salvataggio
di Wall Street, dei quali sono già stati versati 335 miliardi di dólares per il
salvataggio delle banche senza maggiore effetto, Obama cercherà di portarlo a
1.000 miliardi. La economía continua a cadere con grande rapidità. Dei 15 miliardi
che rimangono della prima parte del pacchetto per le banche, adesso il ministro
de Finanzas pensa di destinarlo ai monopoli della industria automobilistica minacciati
di fallimento como General Motors, Ford e Chrysler.
Il che va accompagnato dall’intervento
dello Stato nelle imprese monopolistiche. Questa è la più grave recessione
mondiale dagli anni ’30. E pensano che durerà a lungo. Tenere presente: che le misure keynesiane applicate in quegli
anni, simili alle attuali, furono insufficienti e solo con la produzione
massiva per la guerra potè crescere il PIL fino al 15%. Questo intervento non è
nessuna cosa nuova, da che esiste, lo Stato è sempre intervenuto nella vita
economica. Sotto Obama lo Stato borghese imperialista continuerà ad intervenire
per mantenere la sua egemonia e per sottomettere gli altri. Così agisce sempre
lo Stato borghese: che si tratti di una politica di libero mercato o di una
politica protezionista, ognuna di queste politiche rappresentano una forma di
intervento statale per proteggere gli interessi della sua borghesia. Questa
partecipazione dello Stato è capitalismo monopolista per la maggiore
concentrazione ed appropriazione di capitale, per intensificare lo sfruttamento
delle masse, per schiacciare un gruppo monopolista di capitalisti da parte di
altri gruppi monopolisti di capitalisti, per il rafforzamento del capitalismo
monopolista per la concorrenza e la espansione, per produrre grandi somme di
profitto nelle mani dei gruppi capitalisti monopolisti. Mentre incrementano lo
sfruttamento e l’oppressione contro il proletariato e il popolo. Tutti gli
appelli alla pace sociale, alla solidarietà per lottare contro la crisi, vanno
in questo senso. Al proletariato negli Stati Uniti come negli altri paesi
spetta di utilizzare le migliori condizioni oggettive, che ogni crisi genera,
per la rivoluzione, per unire la lotta economica di difesa dei propri diritti e
le conquiste con la lotta per il Potere per avanzando energicamente nella
ricostruzione del proprio Partito per iniziare la guerra popolare.
SCHIACCIARE CON LA
GUERRA POPULAR
LA NUOVA MONTATURA REAZIONARIA
DEL "DIALÓGO PER LA
PACE"
In
Perú gli effetti obbrobriosi della
dominazione imperialista specialmente yanqui sta facendo soccombere
l’attesa crescita economica cancellandola di fatto (cade la maschera), il
capitalismo burocrático trema. Così come il Partito aveva previsto. Lo tsunami
della crisi económica mondiale risvegliò di colpo dai sogni della APEC i governantes
reazionari del Perú, del Chile, della Colombia, del Méssico che dovettero
concentrarsi nella “gestione della crisi”.
Dopo, l’8
de diciembre, il fascista, genocida e vendipatria García fiancheggiato da tutti
i suoi ministri, presentó il suo cosiddetto "Piano Anticrisi". Questo
stesso giorno scrisse Richard Web, ex presidente del Banco Central, nel Comercio:
"… è iniziata una emergenza
produttiva di grande dimensione, con chiusure di fabbriche e miniere, ed è il
momento di essere rigidi” [“tirar la ortodoxia por la borda"
nell’originale, ndT]. Esprime un maggiore crollo del capitalismo burocrático. Contemporaneamente,
prosegue la maggiore fascistizzazione del vecchio Stato: il fascista García continua
prepotente verso il parlamento, lo stesso che abdica alle proprie facoltà di
legiferare e fiscalizzare per interessi di gruppi e finanche di individui;
sommerso negli stessi scandali non può avocarsi alla corruzione in cui si
dibatte l’Esecutivo, lo stesso García, le Forze Armate e di Polizia dimostrando
l’imputridimento ogni giorno maggiore del vecchio Stato; il genocida García in
quando comadante supremo delle genocide Forze e Polizie è inmischiato nei
cambiamenti al vertice, ruoli e bottino, è responsabile diretto del genocidio già
avviato per cercare di annientare la guerra popolare e dispone massacri contro
le lotte delle masse per le proprie rivendicazioni, unite alla lotta per il Poter,
alla guerra popolare. Così il vecchio Stato si decompone, ogni giorno di più,
ed è trapassato da parte a parte dalla guerra popolare. In ottobre, il fascista
García per cercare di nascondere il genocidio, il suo putridume, il crollo dei
suoi obiettivi reazionari e la crescente delegittimazione ha nominato Yehude Simons, ex membro del MRTA, como
Primer Ministro. Questo miserabile fascista, genocida e vendipatria, come il
suo padre putativo García, la prima cosa che ha fatto è stata quella di andare
a visitare le "forze di élite"
delle Forze Armate che stanno perpetrando l’infame e codardo genocidio avviato contro le masse del Comitato Regionale Principale
del Partito (CRP) per assicurarli alla impunità della giustizia reazionaria.
Quindi, per più di un mese si è dedicato a fare appello al “dialogo” e ad agire
da mediatore per cercare di calmare le violente proteste delle masse.
Genocidio e montatura
reazionaria del “dialogo”come parte della guerra controsovversiva di “bassa
intensità” che è diretta dall’imperialismo, come parte del suo obiettivo di
annientare la guerra popolare, che è dura e prolungata, però vittoriosa ed
invincibile. Dall’agosto del presente anno, la reazione, ha sviluppato la sua
campagna "Excelencia" che è durata fin dopo il vertice della APEC.
Precedentemente hanno fornito alimenti a masse che non hanno nulla a che vedere,
per presentare come “successi” per questi giorni e dire “li stiamo
neutralizzando”. Contro i loro pretesi “successi”, il Partito dirigendo
assolutamente l’Esercito Popolare di Liberazione e le masse ha schiacciato
questa campagna di accerchiamento ed annientamento operata dal nemico,
applicata all’interno del piano dell’imperialismo yanqui di intervento contro la guerra popolare denominato: "Nuevos Horizontes 2008". Il Partito
dimostrando di essere avanzato nella centralizzazione strategica, con la
partecipazione di tutti i Comitati sospinti dal CRP, ha sconfitto le Forze
Armate e le loro forze ausiliarie, le
loro masnade arruolate a forza dei “CAD”, i loro bombardamenti aerei e
terrestri, il genocidio già avviato e le loro forze di élite. Oggi stanno
dicendo che questo “minaccia di trasformarsi in un nuovo Vietnam".
Poco prima dell’inizio di "Excelencia", la Conferenza
Episcopale Peruviana ha delineato un "diálogo con le forze polítiche",
allora la reazione sta cercando di impostare il dialogo per formalizzare il suo
coinvolgimento. E’ parte di un piano più ampio, Vargas Llosa nel giungere dal
suo recente viaggio in Venezuela ha delineato la necessità del
"diálogo". E, come era ovvio che fosse, la LOD ne è parte. E’ anche
uscito dal carcere, poco prima dell’inizio di "Excelencia", un gruppo
di "topastri della LOD”,
persino il miserabile del Huallaga.
Dunque questo miserabile
traditore ha dialogato con il Presidente della Conferenza Episcopale
proponendogli il "diálogo per la pace" e si azzardò attraverso un
soggetto, di invitare il Comitato Regionale Principale del Partito, per
"definire una agenda comune". Il 18 settembre scorso la agenzia AP da
Lima informò che "Artemio segnalò giovedì scorso che è necessaria una
amnistia generale e la riconciliazione nazionale". Il CRP e
tutto il Partito, una volta ancora, in questa occasione solenne: definisce,
rifiuta e condanna questa nuova montatura reazionaria che sogna così di
annientare la guerra popolare. E condanna e marca a fuoco questo inmondo
traditore “Artemio”, topastro revisionista e capitolazionista, il quale
sarà trasformato dalla guerra popolare, al pari delle sue congerie
imperialiste, reazionarie e revisioniste in una manciata di cenere nera. Gli
imperialisti, i reazionari ed i revisionisti non concepiscono che le classi
sfruttate si ribellino mai e preconizzano la loro sottomissione totale e questo
piano è unito alle guerre genocide che l’imperialismo sviluppa contro i popoli
del mondo, piano dell’imperialismo a livello mondiale di “accordi di pace” per
farla finita con la resistenza armata dei popoli e con le guerre popolari nel
loro vano tentativo di schiacciare la nuova grande ondata della rivoluzione
mondiale. E’ la chiesa principalmente quella Cattolica, che in terre di pace
avalla i piani dell’imperialismo e diffonde la soggezione agli sfruttati nella
terra, dando loro “il cielo” dopo la morte.
Ciò che pretendono con questo piano è trascinare le elezioni,
già stanno accettandole i “nazionalisti”, le FARC stanno anch’esse portandosi
su questa posizione, così ciò che desiderano alla fine ed all’inizio è
convertire tutti in partecipi alle “elezioni reazionarie per “legittimare” il
vecchio Stato e le sue autorità e renderli difensori del sistema come Yehude
Simons, "i nazionalisti", le Case di ALBA, i topastri della LOD,
ecc., e quando le condizioni lo permettano, passare ad annientare i comunisti.
Dopo il golpe anticomunista del 1976 in Cina passarono ad annientare i
comunisti che vi si opponevano, la grande differenza qui è che i caporioni della LOD
stanno nelle mani della reazione e noi
continuiamo la guerra popolare. Il sogno della reazione di trascinare il
Partito alle elezioni, si tratta di vedere se il miserabile del Huallaga
intende quagliare con la Chiesa per usare questi che sono fuori per partecipare
al “dialogo” e quindi alle elezioni. Quando la reazione vede che la guerra
popolare si va dispiegando, sempre più, la reazione manda i suoi agenti tanto
al CRP quanto agli altri Comitati. Questo è ancor più urgente per la reazione
in luogo del fallimento della sua campagna "Excelencia". La reazióne
nei suoi neri sogni genocidi si frantuma contro la fortezza che è il Partito.
Il Partito dopo la detenzione del Presidente Gonzalo si è mantenuto contro
vento e marea in ogni cosa: si è riaffermato nei nostri principi, ha difeso il
nuovo Potere e la direttrice con la guerra popolare fino al comunismo.
Non è una cosa nuova questa del "diálogo", "accordo di pace" o
"pacificazióne". La reazióne dopo Belaúnde, quindi con García,
Fujimori, il gobierno de transición, Toledo y adesso nuovamente con García va
tentando così di annientare la guerra popolare e servire agli altri due
obiettivi reazionari. Adesso hanno l’agente Yehude Simons, ex MRTA, come ponte.
Non dimenticare la fuga degli "emmerretisti" con Polay da Canto
Grande con lo "scarpone" Villanueva alla fine del primer gobierno
aprista. Questo Simons segue il denghista Moreno, il Ollanta, ecc. e afferma da
parte sua che c’è da farla finita con i “resti del narcoterrorismo” [eppure
ne fa parte, essendo del governo !, ndT].
È allo scopo di farla finita con la guerra popolare che il partito APRA
ricevette dal PC cinese revisionista 200,000 dóllari per le elezioni, il suo
governo ha firmato un TLC con la Cina; García dice "siamo alleati strategici
della Cina". La reazione sta mirando ad un Partito nella democrazia, la
LOD desidera e si appresta a partecipare alle elezioni. La reazióne auspica un
accordo di pace tra greci e troiani, non amici ma interessati. L’altra collina,
la collina reazionaria, a causa del suo appetito è in forte collusione e la
crisi alimenta questo appetito sempre di più, stanno progettando di cambiare la
loro dipendenza dagli yanquis al "socio stratégico" (Cina) e l’imperialismo
yanqui sta cedendo posizioni di fronte agli altri imperialisti. Cosa rimase di
questo proponimento dei topastri della LOD, che era forte il gigante con i
piedi di burro ? Una loro “nuova era della LOD” ?
L’imperialismo yanqui è un
putrido gigante con i piedi di burro, è l’imperialista più reazionario, più
monopolista, più parassitario e piùputrido di tutti loro. Per questo parlano di
pace qui e in qualsiasi altra parte dove stanno nel mondo. Ne hanno così
bisogno da permetterlo a Chávez, Morales, Correa, e perché no ad Humala? Allora
civettano con Humala. Occorre acutizzare e profittare delle loro lotte per
maggiore guerra popolare, per
schiacciare a sangue e fuoco gli “accordi di pace” di qualsiasi natura. La
situazione è molto cattiva per loro, pertanto è molto buona per avanzare noi. È
la nostra opportunità di avanzare più velocemente, al di là degli altri che si
sottomettono alle necessità della
“pace” con elezioni del vecchio sistema, che capitolano di fronte alla reazione
interna ed all’imperialismo, di cui hanno bisogno più che mai.
Il Presidente Gonzalo ci insegna
la necessità di veedre con occhio di aquila, i fatti provano la giusta e
corretta direzione intrapresa dal compagno responsabile che dirige tutto il
Partito sotto la Guida del Presidente Gonzalo, la nostra linea ideologica e
politica, il ritmo, la direzione, la giustezza di mantenere alti i principi, di
non abbassare mai la bandiera della rivoluzione armata. La corretta lotta delle
due linee, ben diretta, con la quale sono stati schiacciati quelli che
esprimevano opposizione alla linea militare proletaria, che minacciavano di
fare gruppo, oggi alcuni caporioni sono stati sanzionati, così si difende la
direzione.
Il Movimento Popolare Perú si riafferma una volta di più nel
“difendere la direzione come la bambina dei nostri occhi”, mantenere la
direzione, la linea, nell’avanzare audacementequando ce ne sono le condizioni. Siamo
convinti: che, come in Perù, tutti i comunisti e i rivoluzionari della tierra sapránno combattere ed iniziare e
proseguire la guerra popolare sotto dure condizioni in mezzo al genocidio ed ai
tentativi di decapitarla, smascherando i piani dell’imperialismo, della
reazione e del revisionismo, gli accordi ed altre montature con la polizia
segreta (CIA), con la reazione, con l’imperialismo yanqui per vendere la
rivoluzione che questi miserabili parteggiatori dell’”accordo di pace”
realizzano alle spalle del popolo, portando al fiume il sangue versato. I comunisti ed i rivoluzionari della terra
sapranno schiacciare tutte queste montature reazionarie a sangue e fuoco con la
guerra popolare. Ci riaffermiamo nella violenza rivoluzionaria, nell’eroismo
con il quale le masse in tutto il mondo assumono le loro lotte, in particolare
il proletariato che lotta in ogni paese, assumendo ed applicando il maoismo
alle loro concrete condizioni, generando i suoi Dirigenti, i suoi Partiti
Comunisti per iniziare la guerra popolare e confluire in un solo grande fiume
di guerra popolare mondiale per cancellare l’imperialismo e la reazione dalla
faccia della Terra.
Viva il 115° anniversario della
nascita del Presidente Mao Tse-tung !
Onore y gloria al marxismo-leninismo-maoísmo, principalmente
maoísmo !
Impore il maoísmo como único comando e guída della rivoluzióne
proletaria mondiale !
Guerra popolare fino al comunismo !
Movimento Popolare Perú
Dicembre 2008