Proletari di tutti i paesi, uniamoci !

APPLICARE UNIVERSALMENTE
IL MAOISMO

Oggi, noi comunisti ed i rivoluzionari de la Terra celebriamo il 115° anniversario della nascita del Presidente Mao Tse-tung, che elevò la nostra ideologia alla sua terza, nuova e superiore tappa, il marxismo-leninismo-maoísmo, principalmente il maoísmo. Oggi spetta ai comunisti impugnare, difendere ed applicare il maoísmo in tutti i conitnenti e paesi. Noi riaffermiamo che ci svilupperemo nella offensiva stratégica della rivoluzióne mondiale e che la rivoluzióne peruviana è parte della rivoluzióne mondiale e serve, sviluppando guerra popolare, alla nuova grande ondata della rivoluzióne proletaria mondiale, schiacciando la sinistra offensiva controrivoluzionaria generale guidata dall’imperialismo yanqui. Riconfermiamo il fermo impegno del Partito Comunista del Perú (PCP) di applicare l’internazionalismo proletario, e di continuare a svilupparsi come frazione dentro il Movimiento Comunista Internazionale.  Noi riaffermiamo anche quanto è stato segnalato dal Comitato Centrale del Partito Comunista del Perú (CC-PCP), nel documento del dicembre del 2007, "CHE IL MAOÍSMO PASSI A COMANDARE LA NUOVA GRANDE ONDATA DELLA REVOLUZIÓNE MONDIALE !", dato che ciò che è fondamentale del maoísmo, è il problema del Potere. Partendo da ciò eidenziamo che nel mondo si danno due applicazioni dello stesso, due corsi. Uno serve a costruire il nuovo con la guerra popolare e l’altro a sostenere il vecchio travisando ogni cosa in cambio della "pace".

 CHE COSA E’ RIMASTO DELLA CHIACCHIERA VUOTA ED IGNORANTE DELLA FAMOSA "NUOVA TAPPA DELLA PACE"  ?

La guerra continua ad essere il mezzo principale  per imporre e combattere per l’egemonia e per soggiogare, lo dice la teoria marxista e la pratica lo conferma. Così, da parte della reazione, gli stessi contendenti delle I e II Guerra Mondiali stanno generando la terza guerra mondiale; e dalla parte della rivoluzione, i popoli non lo stanno permettendo, stanno generando una nuova grande ondata della rivoluzione mondiale ed il maoismo, generando Partiti Comunisti, con guerra popolare, sta marciando a dirigerla. Oggi le condizioni sono molto migliori e la lotta si estende in tutti i paesi dal Perù sino all’India; la lotta del proletariato e del popolo della Grecia con grande ripercussione nei diversi paesi, soprattutto dell’Europa, è un grande esempio di ciò che sta avvenendo ! La ribellione si giustifica !

Oggi gli stessi imperialisti stanno dicendo: Fukuyama si sbagliò, lo sviluppo dei mercati non ha portato con sé una “era di pace nella democrazia”, questo fu un sogno, si è entrati in una “nuova tappa della geopolítica", del confronto tra “grandi potenze” che pretendono di strappare la egemonia alla “superpotenza americana”, ad una “guerra fredda” tra la “superpotenza americana”, “democratica”, contro le “grandi potenze autocratiche”, Russia e Cina. Per cui propongono un “fronte mondiale della democrazia contro la autocrazia”, di tutti i paesi democratici contro la “autocrazia” guidata da Russia e Cina. Inoltre propongono un fronte di tutte le “grandi potenze” democratiche ed autocratiche contro il pericolo “islamico” nel Medio Oriente per assicurare il dominio di questa regione strategica nell’interesse comune (vedere, tra gli altri, Robert Kagan, La fine del sogno…, 2008). Così si esprimono in sintesi i desideri imperialisti di maggiore collusione per maggiore conflitto.

 Maggiore collusione per andare contro le nazioni oppresse per il seccheggio imperialista, per cercare di schiacciare la resistenza dei popoli, per scaricare la sua crisi sul proletariato ed i popoli del mondo, per andare contro le lotte di liberazione nazionale e la rivoluzione nel mondo, contro la guerra popolare.

Ma la lotta tra di loro è assoluta e scoppia ad ogni istante per la spartizione, per imporre le proprie condizioni agli altri, per sfere di dominio, come: nei Balcani e nella guerra in Georgia, gli scontri sanguinosi in Sudan dietro i quali stanno gli interessi conflittuali tra gli imperialisti per il petrolio, o il genocidio di milioni di poveri in Congo per dirimere il quesito di quali imperialisti e quali tra i loro lacché si prenderanno la maggior parte dei loro tesori. Mentre aumenta la preoccupazione yanqui per la Cina imperialista quale sfida strategica “a misura che la capacità militare e le ambizioni della Cina vanno crescendo”. D’altra parte temono che i paesi soggetti alla loro sfera di influenza cambino corrente come l’Arabia Saudita ed altri, così tentano di recuperare la Siria, l’Iran, ecc. In America Latina si sono aperte crepe alla sua dominazione, Venezuela, Ecuador, Bolivia, ecc, si aprono maggiormente verso la Russia, la Cina ed altre potenze imperialiste. L’imperialismo yanqui sviluppa piani di intervento militare come "Horizontes 2008"  e risuscita la sua V Flotta sotto il comando del Comando Sud. La rinnovata presenza militare russa a Cuba e quella più recente in Venezuela minaccia di creare punti di conflitto tra le due superpotenze come negli ‘80. Non è che i paesi dell’América Latina sottomessi al dominio yanqui principalmente siano sfuggiti al suo dominio, era un processo già in corso, però come abbiamo detto si stanno producendo accordi nel “giardino di casa” strategico dell’imperialismo yanqui per la contesa di altre potenze imperialiste e per l’appetito dei grandi borghesi, reazionari e revisionisti di questi paesi. Prendiamo l’esempio del Venezuela, sta continuando a rimanere più di prima sotto il dominio economico dell’imperialismo yanqui al quale esporta più del 70% del suo petrolio coprendo il 15% del fabbisogno yanqui di grezzo, d’altronde, il Venezuela compera armi dalla Russia e si apre ad accordi commerciali con la Cina ed altre èpotenze imperialiste, inoltre si produce in conflitti verbali tra Chávez  y Bush senza che minacci mai di arrivare sino in fondo.

Gli imperialisti yanqui hanno così tante necessità che si vedono anche costretti a   colludere  con gli altri  imperialisti,  qui, dove sta la base strategica della loro egemonia.

Da questa crisi economica, la peggiore che abbia colpito il sistema imperialista mondiale dal 1945 come dimostra la sua maggiore profondità, sortirà dei vincitori e degli sconfitti. Nonostante li includa a tutti. La potenza egemonica unica uscirà più indebolita ed i suoi concorrenti specie la Russia, la Cina, la Germania, il Giappone, usciranno più forti nelle loro pretese. Così quindi che cosa resterà del “potere supercolossale” del gigante con i piedi di burro ?

Per questo unitamente alle guerre genocide lanciate dall’imperialismo yanqui contro i popoli del mondo, in questo sinistro piano egemonico, fomenta e semina capitolazione con i cosiddetti “accordi di pace” per poi riuscire ad affogare nel sangue la rivoluzione. Per questo ci riaffermiamo nell’appello del Partito  (dicembre de 2007) ad impugnare il maoísmo per andare al fronte, ad opporsi con guerra popolare alle guerre imperialiste ed a smascherare coloro che convergono con i genocidi in Medio Oriente, in África ed América Latina. Facciamo appello molto specialmente alla línea proletaria del PCN(M) di continuare a sviluppare guerra popolare, ed a conquistare il poter completo e ad ogni livello in Nepal, a riprendere il fucile e non lasciarlo mai; sólo in un mare armato di masse potremo marciare verso il comunismo.

Negli Stati Uniti c’è stato un cambio di governo: esce Bush [jr.], quello della mafia repubblicana, ed entra Obama, quello de la mafia demócratica. Ciò comporta una rappresentazione dell’imperialismo yanqui con la conseguente sostituzione di molti altri funzionari e di alcune polítiche particolari o complementari; però, spetta ad Obama continuar le línee básiche del governo di Bush nelle questioni fondamentali per l’imperialismo yanqui, nella sua ricerca di mantenersi come potenza egemónica única, di fronte al maggiore crollo ed alle difficoltà che subentrarono nel decennio che sta concludendosi, principalmente nel:

1) Proseguire l’intervento  e la occupazióne militare del  Golfo Persico e dell’Asia centrale, compreso il Vicino Oriente e il nord dell’África concentrando forze in Afghanistán attravérso la OTAN, implementando le raccomandazioni della "Relazione Baker-Hamilton del Gruppo di Studio per l’Iraq" (dicembre 2006), que cerca di coinvolgere Irán e Siria "per un ruolo costruttivo in Iraq". Vale a dire per un "accordo di pace" amplio para raggiungere la capitolazióne di questi paesi di fronte all’imperialismo, cosa che non sono riusciti ad imporre con la forza delle armi di fronte agli impeti della resistenza armata dei popoli di questa regióne.

Passi in questo senso sono stati il vertice de Annapolis nel noviembre de 2007, le recenti conversazioni a livello diplomatico degli Stati Uniti e dell’Iran a Baghdad, l’incontro della ministra degli Affari Esteri yanqui Condoleeza Rice con il suo collega siriano Walid Muallim (in settembre a Nuova York) e l’annuncio dell’eletto Obama di impegnarsi in conversazioni dirette con il presidente dell’Irán. Brzezinski ha proposto in dicembre il distaccamento di truppe della OTAN lungo la frontiera della Siria con Israele, inoltre di truppas americane lungo il fiume Giordano. Si è appreso anche che il presidente del Comitato Militare de la OTAN, ammiraglio Giampaolo di Paola, non  esclude l’invío di truppe della OTAN alla frontiera sirio-israelana. Sarà la stessa política imperialista yanqui di sempre.

2) Proseguire l’intervento dello Stato nella economía degli Stati Uniti (dal dicembre del 2007 si trova ufficialmente in recessione). Il pacchetto previsto di 700 miliardi di dóllari per il salvataggio di Wall Street, dei quali sono già stati versati 335 miliardi di dólares per il salvataggio delle banche senza maggiore effetto, Obama cercherà di portarlo a 1.000 miliardi. La economía continua a cadere con grande rapidità. Dei 15 miliardi che rimangono della prima parte del pacchetto per le banche, adesso il ministro de Finanzas pensa di destinarlo ai monopoli della industria automobilistica minacciati di fallimento como General Motors, Ford e Chrysler.

Il che va accompagnato  dall’intervento dello Stato nelle imprese monopolistiche. Questa è la più grave recessione mondiale dagli anni ’30. E pensano che durerà a lungo. Tenere presente: che le misure keynesiane applicate in quegli anni, simili alle attuali, furono insufficienti e solo con la produzione massiva per la guerra potè crescere il PIL fino al 15%. Questo intervento non è nessuna cosa nuova, da che esiste, lo Stato è sempre intervenuto nella vita economica. Sotto Obama lo Stato borghese imperialista continuerà ad intervenire per mantenere la sua egemonia e per sottomettere gli altri. Così agisce sempre lo Stato borghese: che si tratti di una politica di libero mercato o di una politica protezionista, ognuna di queste politiche rappresentano una forma di intervento statale per proteggere gli interessi della sua borghesia. Questa partecipazione dello Stato è capitalismo monopolista per la maggiore concentrazione ed appropriazione di capitale, per intensificare lo sfruttamento delle masse, per schiacciare un gruppo monopolista di capitalisti da parte di altri gruppi monopolisti di capitalisti, per il rafforzamento del capitalismo monopolista per la concorrenza e la espansione, per produrre grandi somme di profitto nelle mani dei gruppi capitalisti monopolisti. Mentre incrementano lo sfruttamento e l’oppressione contro il proletariato e il popolo. Tutti gli appelli alla pace sociale, alla solidarietà per lottare contro la crisi, vanno in questo senso. Al proletariato negli Stati Uniti come negli altri paesi spetta di utilizzare le migliori condizioni oggettive, che ogni crisi genera, per la rivoluzione, per unire la lotta economica di difesa dei propri diritti e le conquiste con la lotta per il Potere per avanzando energicamente nella ricostruzione del proprio Partito per iniziare la guerra popolare.

 SCHIACCIARE CON LA GUERRA POPULAR

LA NUOVA MONTATURA REAZIONARIA

DEL "DIALÓGO PER LA PACE"

 

In  Perú gli effetti obbrobriosi della dominazione imperialista specialmente yanqui sta facendo  soccombere  l’attesa crescita economica cancellandola di fatto (cade la maschera), il capitalismo burocrático trema. Così come il Partito aveva previsto. Lo tsunami della crisi económica mondiale risvegliò di colpo dai sogni della APEC i governantes reazionari del Perú, del Chile, della Colombia, del Méssico che dovettero concentrarsi nella “gestione della crisi”.

Dopo, l’8 de diciembre, il fascista, genocida e vendipatria García fiancheggiato da tutti i suoi ministri, presentó il suo cosiddetto "Piano Anticrisi". Questo stesso giorno scrisse Richard Web, ex presidente del Banco Central, nel Comercio: "… è  iniziata una emergenza produttiva di grande dimensione, con chiusure di fabbriche e miniere, ed è il momento di essere rigidi” [“tirar la ortodoxia por la borda" nell’originale, ndT]. Esprime un maggiore crollo del capitalismo burocrático. Contemporaneamente, prosegue la maggiore fascistizzazione del vecchio Stato: il fascista García continua prepotente verso il parlamento, lo stesso che abdica alle proprie facoltà di legiferare e fiscalizzare per interessi di gruppi e finanche di individui; sommerso negli stessi scandali non può avocarsi alla corruzione in cui si dibatte l’Esecutivo, lo stesso García, le Forze Armate e di Polizia dimostrando l’imputridimento ogni giorno maggiore del vecchio Stato; il genocida García in quando comadante supremo delle genocide Forze e Polizie è inmischiato nei cambiamenti al vertice, ruoli e bottino, è responsabile diretto del genocidio già avviato per cercare di annientare la guerra popolare e dispone massacri contro le lotte delle masse per le proprie rivendicazioni, unite alla lotta per il Poter, alla guerra popolare. Così il vecchio Stato si decompone, ogni giorno di più, ed è trapassato da parte a parte dalla guerra popolare. In ottobre, il fascista García per cercare di nascondere il genocidio, il suo putridume, il crollo dei suoi obiettivi reazionari e la crescente delegittimazione ha nominato  Yehude Simons, ex membro del MRTA, como Primer Ministro. Questo miserabile fascista, genocida e vendipatria, come il suo padre putativo García, la prima cosa che ha fatto è stata quella di andare a visitare le "forze di élite"  delle Forze Armate che stanno perpetrando l’infame  e codardo   genocidio   avviato  contro le  masse del Comitato Regionale Principale del Partito (CRP) per assicurarli alla impunità della giustizia reazionaria. Quindi, per più di un mese si è dedicato a fare appello al “dialogo” e ad agire da mediatore per cercare di calmare le violente proteste delle masse.

Genocidio e montatura reazionaria del “dialogo”come parte della guerra controsovversiva di “bassa intensità” che è diretta dall’imperialismo, come parte del suo obiettivo di annientare la guerra popolare, che è dura e prolungata, però vittoriosa ed invincibile. Dall’agosto del presente anno, la reazione, ha sviluppato la sua campagna "Excelencia" che è durata fin dopo il vertice della APEC. Precedentemente hanno fornito alimenti a masse che non hanno nulla a che vedere, per presentare come “successi” per questi giorni e dire “li stiamo neutralizzando”. Contro i loro pretesi “successi”, il Partito dirigendo assolutamente l’Esercito Popolare di Liberazione e le masse ha schiacciato questa campagna di accerchiamento ed annientamento operata dal nemico, applicata all’interno del piano dell’imperialismo  yanqui di intervento contro la guerra popolare denominato:  "Nuevos Horizontes 2008". Il Partito dimostrando di essere avanzato nella centralizzazione strategica, con la partecipazione di tutti i Comitati sospinti dal CRP, ha sconfitto le Forze Armate e le loro forze ausiliarie,  le loro masnade arruolate a forza dei “CAD”, i loro bombardamenti aerei e terrestri, il genocidio già avviato e le loro forze di élite. Oggi stanno dicendo che questo “minaccia di trasformarsi in un nuovo Vietnam".

Poco prima dell’inizio di  "Excelencia", la Conferenza Episcopale Peruviana ha delineato un "diálogo con le forze polítiche", allora la reazione sta cercando di impostare il dialogo per formalizzare il suo coinvolgimento. E’ parte di un piano più ampio, Vargas Llosa nel giungere dal suo recente viaggio in Venezuela ha delineato la necessità del "diálogo". E, come era ovvio che fosse, la LOD ne è parte. E’ anche uscito dal carcere, poco prima dell’inizio di "Excelencia", un gruppo di "topastri della LOD”,       persino   il   miserabile   del Huallaga.

Dunque questo miserabile traditore ha dialogato con il Presidente della Conferenza Episcopale  proponendogli il "diálogo per la pace" e si azzardò attraverso un soggetto, di invitare il Comitato Regionale Principale del Partito, per "definire una agenda comune". Il 18 settembre scorso la agenzia AP da Lima informò che "Artemio segnalò giovedì scorso che è necessaria una amnistia generale e la riconciliazione nazionale".  Il CRP e tutto il Partito, una volta ancora, in questa occasione solenne: definisce, rifiuta e condanna questa nuova montatura reazionaria che sogna così di annientare la guerra popolare. E condanna e marca a fuoco questo inmondo traditore  “Artemio”, topastro revisionista e capitolazionista, il quale sarà trasformato dalla guerra popolare, al pari delle sue congerie imperialiste, reazionarie e revisioniste in una manciata di cenere nera. Gli imperialisti, i reazionari ed i revisionisti non concepiscono che le classi sfruttate si ribellino mai e preconizzano la loro sottomissione totale e questo piano è unito alle guerre genocide che l’imperialismo sviluppa contro i popoli del mondo, piano dell’imperialismo a livello mondiale di “accordi di pace” per farla finita con la resistenza armata dei popoli e con le guerre popolari nel loro vano tentativo di schiacciare la nuova grande ondata della rivoluzione mondiale. E’ la chiesa principalmente quella Cattolica, che in terre di pace avalla i piani dell’imperialismo e diffonde la soggezione agli sfruttati nella terra, dando loro “il cielo” dopo la morte.

Ciò che pretendono con questo piano è trascinare le elezioni, già stanno accettandole i “nazionalisti”, le FARC stanno anch’esse portandosi su questa posizione, così ciò che desiderano alla fine ed all’inizio è convertire tutti in partecipi alle “elezioni reazionarie per “legittimare” il vecchio Stato e le sue autorità e renderli difensori del sistema come Yehude Simons, "i nazionalisti", le Case di ALBA, i topastri della LOD, ecc., e quando le condizioni lo permettano, passare ad annientare i comunisti. Dopo il golpe anticomunista del 1976 in Cina passarono ad annientare i comunisti che vi si opponevano, la grande differenza qui è che i caporioni   della LOD   stanno nelle mani della reazione e noi continuiamo la guerra popolare. Il sogno della reazione di trascinare il Partito alle elezioni, si tratta di vedere se il miserabile del Huallaga intende quagliare con la Chiesa per usare questi che sono fuori per partecipare al “dialogo” e quindi alle elezioni. Quando la reazione vede che la guerra popolare si va dispiegando, sempre più, la reazione manda i suoi agenti tanto al CRP quanto agli altri Comitati. Questo è ancor più urgente per la reazione in luogo del fallimento della sua campagna "Excelencia". La reazióne nei suoi neri sogni genocidi si frantuma contro la fortezza che è il Partito. Il Partito dopo la detenzione del Presidente Gonzalo si è mantenuto contro vento e marea in ogni cosa: si è riaffermato nei nostri principi, ha difeso il nuovo Potere e la direttrice con la guerra popolare fino al comunismo.

Non è una cosa nuova questa del  "diálogo", "accordo di pace" o "pacificazióne". La reazióne dopo Belaúnde, quindi con García, Fujimori, il gobierno de transición, Toledo y adesso nuovamente con García va tentando così di annientare la guerra popolare e servire agli altri due obiettivi reazionari. Adesso hanno l’agente Yehude Simons, ex MRTA, come ponte. Non dimenticare la fuga degli "emmerretisti" con Polay da Canto Grande con lo "scarpone" Villanueva alla fine del primer gobierno aprista. Questo Simons segue il denghista Moreno, il Ollanta, ecc. e afferma da parte sua che c’è da farla finita con i “resti del narcoterrorismo” [eppure ne fa parte, essendo del governo !, ndT].  È allo scopo di farla finita con la guerra popolare che il partito APRA ricevette dal PC cinese revisionista 200,000 dóllari per le elezioni, il suo governo ha firmato un TLC con la Cina; García dice "siamo alleati strategici della Cina". La reazione sta mirando ad un Partito nella democrazia, la LOD desidera e si appresta a partecipare alle elezioni. La reazióne auspica un accordo di pace tra greci e troiani, non amici ma interessati. L’altra collina, la collina reazionaria, a causa del suo appetito è in forte collusione e la crisi alimenta questo appetito sempre di più, stanno progettando di cambiare la loro dipendenza  dagli yanquis  al "socio stratégico" (Cina)  e l’imperialismo yanqui sta cedendo posizioni di fronte agli altri imperialisti. Cosa rimase di questo proponimento dei topastri della LOD, che era forte il gigante con i piedi di burro ? Una loro “nuova era della LOD” ?

L’imperialismo yanqui è un putrido gigante con i piedi di burro, è l’imperialista più reazionario, più monopolista, più parassitario e piùputrido di tutti loro. Per questo parlano di pace qui e in qualsiasi altra parte dove stanno nel mondo. Ne hanno così bisogno da permetterlo a Chávez, Morales, Correa, e perché no ad Humala? Allora civettano con Humala. Occorre acutizzare e profittare delle loro lotte per maggiore guerra popolare,  per schiacciare a sangue e fuoco gli “accordi di pace” di qualsiasi natura. La situazione è molto cattiva per loro, pertanto è molto buona per avanzare noi. È la nostra opportunità di avanzare più velocemente, al di là degli altri che si sottomettono alle necessità  della “pace” con elezioni del vecchio sistema, che capitolano di fronte alla reazione interna ed all’imperialismo, di cui hanno bisogno più che mai.

Il Presidente Gonzalo ci insegna la necessità di veedre con occhio di aquila, i fatti provano la giusta e corretta direzione intrapresa dal compagno responsabile che dirige tutto il Partito sotto la Guida del Presidente Gonzalo, la nostra linea ideologica e politica, il ritmo, la direzione, la giustezza di mantenere alti i principi, di non abbassare mai la bandiera della rivoluzione armata. La corretta lotta delle due linee, ben diretta, con la quale sono stati schiacciati quelli che esprimevano opposizione alla linea militare proletaria, che minacciavano di fare gruppo, oggi alcuni caporioni sono stati sanzionati, così si difende la direzione.

Il Movimento Popolare Perú si riafferma una volta di più nel “difendere la direzione come la bambina dei nostri occhi”, mantenere la direzione, la linea, nell’avanzare audacementequando ce ne sono le condizioni. Siamo convinti: che, come in Perù, tutti i comunisti  e i  rivoluzionari   della tierra  sapránno combattere ed iniziare e proseguire la guerra popolare sotto dure condizioni in mezzo al genocidio ed ai tentativi di decapitarla, smascherando i piani dell’imperialismo, della reazione e del revisionismo, gli accordi ed altre montature con la polizia segreta (CIA), con la reazione, con l’imperialismo yanqui per vendere la rivoluzione che questi miserabili parteggiatori dell’”accordo di pace” realizzano alle spalle del popolo, portando al fiume il sangue versato.  I comunisti ed i rivoluzionari della terra sapranno schiacciare tutte queste montature reazionarie a sangue e fuoco con la guerra popolare. Ci riaffermiamo nella violenza rivoluzionaria, nell’eroismo con il quale le masse in tutto il mondo assumono le loro lotte, in particolare il proletariato che lotta in ogni paese, assumendo ed applicando il maoismo alle loro concrete condizioni, generando i suoi Dirigenti, i suoi Partiti Comunisti per iniziare la guerra popolare e confluire in un solo grande fiume di guerra popolare mondiale per cancellare l’imperialismo e la reazione dalla faccia della Terra.

Viva il 115° anniversario della nascita del Presidente Mao Tse-tung !

Onore y gloria al marxismo-leninismo-maoísmo, principalmente maoísmo !

Impore il maoísmo como único comando e guída della rivoluzióne proletaria mondiale !

Guerra popolare fino al comunismo !

Movimento Popolare Perú

Dicembre 2008