LIBERTA' PER
Abdellatif Ibrahim
Fatayer
registrazione ns.intervista del 11 aprile 2008 alle ore 14,15 (a cura di SRP Veneto) ci scusiamo con le interferenze in registrazione, non dipendenti da nostra volontà ma dalla natura sbirresca di chi ci spia
clicca qui per andare sul sito della campagna
http://www.globalproject.info/art-15802.html link con intervista di Orsola Casagrande
Appello
per un presidio davanti il cpt ponte galeria
per bloccare l'espulsione di Ibrahim e per la sua libertà
facciamo appello a tutte le realtà romane di mobilitarsi nei prossimi giorni
date e modalità da decidere in base alle impegni dei compagni del posto
non basta il passaggio legale ( presentato dall'avvocato Sandro Clementi a Bruxell - tribunale Europeo per i diritti umani ) , ci vogliono azioni di solidarietà concrete e farci sentire da vicino .
U.D.A.P.- 14/04/2008per contatti ibrahim65_1@libero.it
IBRAHIM ABDELLATIF FATHAYER LIBERO SUBITO!
Abdellatif Ibrahim Fatayer,
palestinese di 43 anni, ha scontato 20 anni di carcere duro in Italia per
l’operazione FLP, di Abu Abbas, dell’Achille Lauro. Uscito nel
La richiesta di trattenimento presso il CPT in attesa di espulsione (non si sa dove: non ha i documenti: è un palestinese senza patria), avanzata dalla Prefettura e dalla questura di Perugia, è stata convalidata ieri, 11 aprile, nel corso di un udienza che è durata 2 minuti, senza che lui abbia potuto incontrare il suo avvocato.
Ibrahim è nato in Libano il
7.10.1965, nel campo di Tall Al Zaatar, divenuto tristemente famoso per la
strage commessa dai siriani nel
Il 7 ottobre del 1985 s'imbarcò sull'Achille Lauro con altri giovani profughi palestinesi, per scendere al porto israeliano di Ishdud e rapire dei soldati israeliani in cambio della liberazione di alcuni prigionieri palestinesi. Le cose non andarono secondo i piani prestabiliti e nella base americana di Sigonella, in Sicilia, Ibrahim fu arrestato insieme ai suoi compagni e condotto in carcere a Spoleto, dove rimase oltre 2 anni in totale isolamento. Dopo Spoleto Voghera e poi ancora Spoleto (sez. EIV), Livorno (sempre in sezione EIV), Spoleto.
Poté vedere sua madre due sole volte prima che morisse, mentre era a Voghera.
Aveva 20 anni quando entrò nelle carceri italiane e ne uscì a 40.
Aveva una famiglia in Libano, ora non ce l'ha più.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda corretto sempre con tutti, verace e simpatico.
Nei 3 anni di libertà vigilata a Perugia, dormiva in un appartamento della Caritas, lavorando inizialmente in un kebab, ma non ci stava dentro e voleva qualcosa di più solido, una esigenza legittima, per un esiliato.
La permanenza a Perugia è stata segnata da costanti molestie da parte delle forze dell'ordine e dei servizi.
Nel 2004 ricevette delle richieste, girate per rogatoria alla Magistratura di Spoleto e Perugia, per cui gli USA lo volevano ancora processare per l'Achille Lauro, in barba al processo di Genova e ai decenni scontati di galera. Non procedettero per rogatoria perché la riapertura dell'inchiesta doveva rimanere segreta e la notizia trapelò su alcune testate giornalistiche, suscitando un certo clamore mediatico. Hanno aspettato adesso le elezioni per farlo fuori, per farlo finire a Guantanamo, o Abu Graib, o in qualche altro infame tugurio dell'imperialismo!
Come ha scritto il cronista della Nazione: "Non c'è Stato che voglia riconoscere l'ex feddayn dell'Achille Lauro, é un cittadino troppo ingombrante. Dopo l'inferno del carcere e il limbo di Perugia, ora lo attende un non-luogo."
NON POSSIAMO PERMETTERGLIELO!
LIBERTA' PER IBRAHIM ABDELLATIF FATHAYER!
Attiviamo il prima possibile una rete di mobilitazione, per rompere il silenzio, per costruire a breve un'iniziativa nazionale di solidarietà che impedisca quest'ennesimo sequestro a firma CIA.
Attiviamo la solidarietà,
scriviamo a Abdellatif Ibrahim Fatayer, c/o C.R.I. C.P.T di Ponte Galeria, via
Portuense
SRP Veneto ha già lanciato questa
campagna di solidarietà e di denuncia, e sta contribuendo alla
controinformazione su questo caso con un’intervista ad Ibrahim. Noi vi aderiamo
e ci auguriamo che altre situazioni si mobilitino per rompere il silenzio su
Ibrahim, per i palestinesi, per
Per comunicare proposte di mobilitazione e solidarietà, scrivere a ibrahim65_1@libero.it
Rete Antifascista Perugina
registrazione ns.intervista del 11 aprile 2008 alle ore 14,15 (SRP Veneto)