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VIVA IL 31° ANNIVERSARIO DELLA GP IN PERU'
Che il maoismo passi a comandare la nuova grande ondata della rivoluzione
mondiale.
“Per fare c'è bisogno di un partito rivoluzionario. Senza un p. rivoluzionario
creato sulla base della teoria rivoluzionaria ml e senza lo stile è impossibile
guidare la classe operaia e le ampie masse popolari alla vittoria nella lotta
contro l'imperialismo e i suoi lacchè.
In più di 100 anni trascorsi dalla nascita del marxismo, solo grazie all'esempio
che diedero i bolscevichi russi nel dirigere la rivoluzione d'ottobre nella
vittoria contro l'aggressione del fascismo, si sono formati e sviluppati nel
mondo partiti rivoluzionari di nuovo tipo.
Con la nascita di partiti rivoluzionari di questo tipo è cambiata la fisionomia
della rivoluzione mondiale. Il cambiamento è stato tanto grande che ha prodotto
nel mezzo del fuoco e delle tempeste, trasformazioni del tutto inconcepibili per
la gente della vecchia generazione...
Con la nascita del partito comunista la fisionomia della rivoluzione cinese ha
preso una caratteristica interamente nuova. Per caso non è sufficientemente
chiaro questo fatto?!
(Presidente Mao Tse Tung).
Il PCP riafferma in questo 31° anniversario della nostra gloriosa guerra
popolare la sua soggezione incondizionata alla Direzione, al Presidente Gonzalo,
al CC e a tutto il suo sistema di direzione, alla nostra Base di unità
partitaria.
Il CC applicando il pensiero gonzalo con fermezza dei principi mantiene la rotta
della rivoluzione.
Salutiamo il popolo peruviano e in particolare i contadini poveri che stanno
definendo il nuovo potere, con eroismo, con l'impronta e il temperamento con cui
ci ha forgiato il Presidente Gonzalo.
Denunciamo e riteniamo responsabile il governo Aprista per la salute del
presidente Gonzalo. Pagherà con gli interessi l'isolamento e la tortura alle
quali è sottomesso. Il miserabile sa che ogni comunista ha l'obbligo di eseguire
ciò che ha sanzionato. Genocida, tempo più o tempo meno ti faremo sentire il
nostro profondo odio di classe!
SITUAZIONE INTERNAZIONALE
Il Direttore della Cia, Leon Panetta, ha avvertito che la crisi economica può
destabilizzare alcuni paesi dell'America Latina e dell'Europa (25.2.2009). E a
tal proposito dice: “Dobbiamo assicurarci di non essere sorpresi dalle
conseguenze della crisi economica globale e di come essa influenza i paesi del
mondo “.
Chiedono di porsi a riparo, così come ai popoli del mondo spetta iniziare e
sviluppare più guerre popolari, il nemico è preoccupato per il suo futuro nero e
di quello dei suoi compari revisionisti.
Che i partiti comunisti passino a dirigere la gp, il popolo è pronto, con la
nostra inarrestabile ideologia, il Marxismo Leninismo Maoismo, principalmente il
Maoismo, a sviluppare la nuova Grande Ondata della Rivoluzione Proletaria
Mondiale.
L'attuale crisi economica internazionale ha generato la terza più importante
recessione dei secolo XX e XXI, dopo quelle avvenute negli anni '30 e alla fine
della seconda Guerra Mondiale.
L'economia Usa è un'economia truccata. L'imperialismo continua a tentare da un
po' di tempo di risollevare la propria economia in crisi, senza riuscirci; la
sola cosa che fa è ampliare la sua capacità di indebitamento; è, come è logico,
s'indebita e s'indebita sempre più. E tenendo conto della globalizzazione,
trasferendo i suoi “costi finanziari” sul resto del mondo, principalmente sulle
nazioni oppresse, coinvolgendo in questo modello economico la Comunità europea,
vediamo: Grecia, Portogallo... Spagna, e chi seguirà nella lista...? Si fa da
fallimento a fallimento.
Vediamo ciò che dice il genocida Obama: “Se gli investitori mondiali pensano che
il credito e la buona fede degli Usa non sono rispettati, se pensano che
possiamo retrocedere dai nostri accordi di credito, tutto il sistema finanziario
può collassare”, e ha poi aggiunto “possiamo cadere in una recessione ancora
peggiore di quella che abbiamo fronteggiato e in una crisi finanziaria ancora
peggiore di quella che abbiamo passato”.
Concludiamo con Michel Camdessus che dice: “La deregulation finanziaria che ha
dominato nel mondo dagli anni '80 è stata la causa della “peggior crisi che ha
vissuto l'arena mondiale negli ultimi 80 anni”.
L'ondata di proteste in Medio Oriente, la guerra in Libia, Siria hanno causato
che il prezzo degli alimenti sia andato ai livelli più alti dall'agosto del
2008, prima che si sviluppasse la crisi finanziaria. Per questo c'è un piano di
riposizionamento egemonico.
La struttura internazionale si va dispiegando in maniera complessa e
contraddittoria. L'imperialismo Usa si è deciso ad impiantare un riordinamento
integrale del sistema mondiale. Riordinamento che ha avuto ed ha nell'Asia
centrale e Medio Oriente i suoi primi e principali spazi di manifestazioni.
Le guerra in Afghanistan e Irak, in Medio Oriente gli hanno permesso una
proiezione geopolitica unica in una parte del mondo dove è influente ma che non
può essere territorialmente stabile.
La installazione di basi militari dal cuore dell'Asia centrale al Corno d'Africa
e la ricerca del controllo delle principali fondi energetiche, ne affidano il
ruolo di potenza asiatica.
Agli inizi del secolo XX divennero una potenza emisferica; dopo la seconda
Guerra Mondiale si trasformarono in “potenza atlantica”, con la guerra fredda si
è forgiata come “potenza del pacifico”, con ilo dopo guerra fredda è cresciuta
la sua influenza in Africa, e ora si espande in Asia.
Gli Usa cercano di controllare col sangue e col fuoco il Medio Oriente per il
suo petrolio. Questo è stato a base della Dottrina Truman, della Dottrina
Eisenhower, e della Dottrina Carter. E' per questo che gli Statui Uniti hanno
sostenuto il regime dell'apartheid in sud Africa per il loro interesse di
controllo della conca del Pacifico. Finita la guerra mondiale nel '45, con
Franklin D. Roosevelt cercano di controllare dai confini dell'Eurasia. La
formazione della Nato, del piano Marshall e le alleanze militari con Giappone e
Taiwan, avevano questo obiettivo di diventare gendarme unico. Dalla seconda
Guerra Mondiale il centro fu nell'Est e Ovest dell'Eurasia, Giappone e il
lontano Oriente.
Il progetto di Nuovo Secolo Americano,o Dottrina Wolfowitz, plasmò la strategia
della guerra preventiva. L'imperialismo pianificava l'intervento militare degli
Usa in qualsiasi luogo, di fronte a un nemico chiamato “terrorismo” o “narcotraffico”.
Il Pakistan, Bin Laden sono stati l'ultima applicazione di questo.
L'imperialismo cerca una posizione dominante nella regione del Golfo persico che
serva come punta di lancia per future conquiste e affermazione di potere nella
regione. Puntano contro la Cina e la Russia, così come contro Siria e Iran.
Hanno cominciato in Iraq e si sono impantanati, gli costa 10miliardi di dollari
al mese e molte perdite, cui è seguito il fallimento. Nel suo affanno per
mantenere la sua egemonia, si sono impegnati in differenti parti del mondo. Ci
sta bene per colpirli lì, che venga con tutte le sue migliori forze che saranno
colpite. Benvenuti.
In America Latina l'imperialismo sostiene “... la dottrina di Difesa e Sicurezza
si deve rafforzare e riposizionarsi in quegli spazi strategici dove esiste una
situazione “di insicurezza”. Negli “Stati falliti” che sono brodo di coltura di
“terrorismo”, come l'Amazzonia, la Tripla Frontiera, la Patagonia, la zona
andina e il Venezuela...”, dove vi sono ricchezze in biodiversità e ricchezze
naturali. Questa regione in America Latina ha un potenziale strategico in
termini di ricchezza gas, acqua, petrolio, alimentari, quasi senza eguali nel
mondo.
LO SVILUPPO DELLE CONTRADDIZIONI DELL'IMPERIALISMO E DELLE POTENZE IMPERIALISTE
Il petrolio costituisce circa il 45% del consumo di energia a livello mondiale,
questo è un ricorso limitato e concentrato in pochi produttori: Asia Centrale,
Medio Oriente e in America Latina Messico, Venezuela, Ecuador. La crescita della
domanda del petrolio è esponenziale in Cina e si stima che “nei prossimi 25 anni
aumenterà la domanda del 60% e in India il suo modello energetico avrà una
“crescita del 50% nei prossimi 8 anni....”.
La crescita della Cina che punta ad una cosiddetta “uguaglianza strategica”
obbliga l'imperialismo Yankee ed alcuni paesi della UE a prendere posizioni ed
iniziative neo strategiche che orientino all'ottenimento di posizionamento delle
fonti di produzione di petrolio a livello mondiale; o a stabilire “relazioni”
con paesi chiave che assicurino le loro richieste. Per questo ci sono i
multimilionari investimenti della Chevron-Texaco in Kazakistan, Shell in
Nigeria, la disputa tra Pechino e Tokyo per la costruzione dell'oleodotto dalla
Siberia fino al mar del Giappone. E Taiwan, Corea del Sud, Corea del nord,
Brasile, Venezuela, tra le altre, costituiscono posizioni strategiche che
servano da “piattaforma di crescita” per le potenze imperialiste Usa, Cina,
Giappone. Questi iniettano capitali e costruiscono un fittizio “livello di
sviluppo economico” in maniera tale che non possano essere intercettate
facilmente da posizionamenti strategici delle altre potenze imperialiste.
Vediamo la Cina che investe 10 mila milioni di dollari in Corea del Nord e che
questa approva la concessione di uso per 50 anni di due isole alle grandi
imprese cinesi perchè trasferiscano una parte della propria produzione
manifatturiera. Lo scenario tra Cina e Stati Uniti vanno in una franca battaglia
per il posizionamento strategico delle forniture di gas e petrolio attraverso
guerre di rapina.
Spetta ai partiti comunisti smascherare e combattere tutto questo sviluppando
più guerra popolare. E' necessario rafforzare l'internazionalismo proletario e
per questo l'MPP sta portando avanti la campagna internazionale: applicare il
maoismo e schiacciare il revisionismo, concepito come parte del compito di
servire e imporre il maoismo come unico comando e guida della rivoluzione
proletaria mondiale, sviluppando il dibattito internazionale per incarnare il
maoismo e schiacciare il nuovo revisionismo e servire così all'avanzamento del
MRI. Con vittoriose giornate di lotta e conferenze realizzate nel 2010 che sui
sono concluse in Germania.
Quest'anno l'MPP deve proseguire nello schiacciare i gruppetti neri di
capitolatori e degenerati che pullulano all'estero e che vogliono trafficare con
la gp, rieditando “nuova intervista”, come il mercenario Borja.
Occorre precisare che il Pcp ha servito lo sviluppo del MRI, sviluppando go,
schiacciando le posizioni egemoniste del PcrUsa, con il maneggio magistrale
della Lotta tra le 2 Linee del Presidente Gonzalo, ha portato che l'MRI avanzi
fino ad assumere il maoismo come terza e superiore tappa della nostra ideologia.
Di fronte all'arresto della nostra Direzione le tendenze egemoniste nel Corim
alzarono la testa. Il Corim, il PcrUsa e alcuni altri partiti dentro il RIM,
invece di prendere ferma posizione e combattere la montatura delle “lettere”,
“accordo di pace”, non diffusero la posizione del CC del PCP, dissero che
“occorreva investigar”. Dopo nel '95 dissero “che Gonzalo poteva stare dietro le
lettere” e abbandonarono successivamente la campagna per salvare la vita del
Presidente Gonzalo.
La posizione del PCN, membro del RIM,per l'accordo di pace in Nepal e di
integrazione nel vecchio stato sotto la direzione del c. Prachanda, con una
capitolazione che serve solo il piano della reazione di frenare la gp,
disarmarla, smobilitare l'esercito rivoluzionario e integrarlo nel vecchio
stato. Il PCP fece appello alla sinistra in Nepal a respingere questo cammino e
a continuare con la gp, mentre quelli che dirigevano il Corim una volta ancora
conciliarono e capitolarono dalle proprie responsabilità sostenendo questo con
delle ambiguità.
Successivamente in seno al RIM si impiantarono “la sintesi del c. avakian” e “il
cammino del c. Prachanda”, contrastando l'imposizione nel mondo del maoismo,
così come in concreto quando dovevano prendere chiare e ferme posizioni, se ne
sono venuti con “condizioni nuove da analizzare”.
Il PCP ha sostenuto impulsare sempre più la gp per servire lo sviluppo del RIM e
della rivoluzione mondiale e portare a fondo il dibattito internazionale,
sull'applicazione di ciò che è fondamentale del maoismo, il Potere, sviluppare
la lotta delle due linee contro la capitolazione in seno al RIM,così come
combattere la miserabile LOD revisionista e capitolazionista perchè le sue
azioni convergono con i piani della CIA. Come i fatti mostrano al mondo, Merino
Barted, in complicità con Montesinos, hanno redatto le lettere dell'accordo di
pace e che le cosiddette “autocritiche e presentazioni” (dei miserabili quali
Nancy, La Pantoja, Morote e tutta la serie di capitolatori) sono state con le
istruzioni e l'ausilio di Montesinos nei canali della televisione che
controllava, come da prove. Chiamiamo il proletariato ad unirsi fermamente nel
“applicare il maoismo, combattere implacabilmente il revisionismo, che l'MRI
assuma le proprie responsabilità con fermezza, considerando che ha l'esperienza
e l'appoggio di tutti i suoi membri nella convocazione di una riunione allargata
per rafforzare l'internazionalismo proletaria. Il punto centrale è appoggiare le
gp che si stanno sviluppando e iniziando.
LA SOCIETA' PERUVIANA. IL CAPITALISMO BUROCRATICO.
Durante i primi anni del governo del genocida e vendipatria Fujimori – per
sviluppare il capitalismo burocratico, con la fazione della borghesia compradora
e annientare la gp nell'equilibrio strategico, di fronte all'inefficiente e
corrotta amministrazione dello Stato, così come per le pressioni “gremiales”
della borghesia burocratica che mentre sosteneva i cambiamenti che promulgava il
governo esigeva più misure economiche “protezioniste” - il fascista decide di
fare un auto golpe chiamato di “ricostruzione nazionale” con il sostegno
dell'imperialismo Yankee e il sostegno della Cia e delle forze armate.
L'arresto del Presidente Gonzalo porta al fatto che la borghesia compradora lo
capitalizza e cerca di legittimarsi convocando il Congresso Costituente
Democratico e in seguito rieleggendolo nel 1995. In mezzo a questo
l'imperialismo Yankee con il suo sistema finanziario e la borghesia mostrano il
loro totale compiacimento perchè considerano che questo assicurava continuità e
approfondimento del capitalismo burocratico con maggiore reazionarizzazione
dello Stato, optando per il regime fascista. Puntando all'”inserimento nel
sistema internazionale” che non è altro che porsi al servizio del miglior
offerente sul cammino per il TLC (Trattato di Libero Scambio), ponendosi in
condizioni di esportatori di materie prime: minerali, gas, oro e tutto quello
che si può vendere dalla costa alla sierra e alla selva. Oggi l'agente di Garcia
dice che c'è bisogno di un sostegno politico con il “pappagallo dell'ortolano”,
cosa che non è altro che l'ostentazione del proprio egocentrismo, nel grottesco
ed estenuante sforzo di presentarsi come lacchè dell'imperialismo. Questa
politica ha portato al fatto che la borghesia burocratica e compradora cerca di
accomodarsi nella aggiustamento dei prezzi e nell'apertura dei mercati, nella
vendita delle imprese pubbliche, nel pagamento delle obbligazioni dei tributi
potenziando la SUNAT come Ente di ricatto poliziesco. La riduzione
dell'inflazione costringe la borghesia compradora a concentrarsi nella
ripartizione del mercato e ad impiantare misure per consolidarsi cercando
capitali per sopravvivere, consolidandosi nell'apertura e deregulation dei
mercati così come delle privatizzazioni. Essa sta cercando infruttuosamente
finanziamenti internazionali per realizzare fusioni come “joint venture” con le
imprese delle potenze imperialiste e mettersi in condizione di essere “mercato”
della cosiddetta “globalizzazione mondiale”.
Questo porta a ridefinire il ruolo del vecchio Stato come promotore di regole
economiche, di politiche sociali che portano la popolazione in estrema povertà
nella sierra e nella selva (vedi proposta di Hernando De Soto per ottenere il
tuo titolo “COFOPRI” e sollecita il credito e dopo di che mi rifaccio con il
gas, l'oro, il rame, ecc...). Si impulsa l'aumento delle tasse alle imprese di
servizi pubblici privatizzati di capitale straniero che godono di monopolio. La
borghesia burocratica cerca di mantenere il vecchio regime di proprietà statale,
combinandolo con l'economia di “organismi di credito multilaterali”. Attualmente
in queste elezioni la borghesia compradora di presente con la figlia del
genocida come sua maschera in una contesa con la borghesia burocratica (Humala).
Entrambi sono per servire sempre di più il grande capitale e sono disposti a
firmare qualsiasi compromesso che si presenta per continuare a sfruttare e
opprimere il popolo.
Per questo il popolo ha un solo cammino, il cammino democratico, la guerra
popolare, demolire il vecchio Stato. Non bisogna porsi alla coda di nessuna
fazione come lo fanno apertamente i revisionisti, la LOD revisionista e
capitolazionista con la sua proposta di capitolazione dell'accordo di pace.
Nessuno ha ottenuto niente se non maggiore fame, più disoccupazione, più
denutrizione, più repressione, da parte del vecchio Stato con la sua politica di
criminalizzazione delle lotte e di schiacciamento con il sangue e con il fuoco
di ogni protesta. Il capitalismo burocratico matura le condizioni per la
rivoluzione e la sua vittoria.
LA GUERRA POPOLARE E LA LOTTA DEL POPOLO PERUVIANO
Noi riaffermiamo che “il partito deve organizzarsi sulla base del centralismo
democratico, con Statuto unico e una disciplina uguale per tutti e... con un
solo organo di direzione alla testa, vale a dire il Congresso del partito e,
negli intervalli tra un congresso e l'altro, il Comitato Centrale, con la
sottomissione della minoranza alla maggioranza, delle distinte organizzazioni
agli organi centrali e delle organizzazioni inferiori alle superiori”.
Diffondere comprensione chiara della guerra popolare nel 31° anniversario, il
nostro percorso, la situazione attuale e la prospettiva, perchè lo comprenda la
classe, i contadini e le masse in generale. E' applicando le nostre leggi che
arriveremo alla meta del comunismo. La rivoluzione si sostiene qui nel paese,
l'appoggio internazionale è necessario, noi continueremo a combattere e ci
prepariamo per ogni contingenza. Le vittoriose azioni dell'EPL che si sviluppano
in lungo e in largo del paese, in legame con le lotte rivendicative delle masse
sotto la direzione del partito. La classe, il popolo e le masse partecipano alla
guerra popolare, caratterizzandola come guerra di massa e che si viene
esprimendo in un salto nel legare la lotta rivendicativa alla lotta politica,
smascherare il ruolo dello Stato reazionario, Stato che bisogna combattere con
maggiore organicità, con piani e congiunture, per questo il partito è stato
sempre con i minatori, gli insegnanti, con le comunità della selva, gli
universitari, che sono sempre più disposti a dare la vita per difendere l'acqua
dei propri villaggi, delle proprie terre, la giornata di lavoro, la stabilità
lavorativa, a lottare contro la SERVIS. Come dice la parlamentare Gloria Ramos:
“La principale causa dei conflitti nel nostro paese è il governo. Con la
promulgazione del pacchetto di decreti legge nell'ambito dell'implantazione cdel
TLC, si pretende di violare i territori dei villaggi contadini e indios e
facilitare l'ingresso dei grandi capitali senza il consenso né il permesso delle
comunità, i 99i decreti legislativi sono da rivedere, violano i territori dei
villaggi indigeni, bisogna creare i meccanismi e le strategie necessarie per i,l
compimento dell'accordo 169 della OIT e cercare di promuovere lo sviljuppo
sostenibile delle comunità amazzoniche e andine”.
Nel Perù ci sono 233 conflitti sociali, di essi 159 sono “attivi” e dentro
questo gruppo 92 si incontrano nel “processo di dialogo”, secondo l'ultimo
rapporto dei Difensori del Popolo. Altri 74 sono nello stato “latente”. Dicono,
quindi, attivi, dialogo e latenti e non vanno più in là nella comprensione. In
realtà sono lotte rivendicative che avanzano nella comprensione e assumono un
carattere politico, ci sono salti di qualità in rapporto agli anni '90 e vanno
avanzando nella loro coscienza di classe. In accordo con il rapporto dei
difensori del popolo “il maggior numero di conflitti sociali si colloca nel
dipartimento di Ancahs (26 casi), Puno e Lima (21 casi).
I conflitti socio ambientali occupano il 50,2% (117 casi) del totale, seguono i
conflitti per provvedimenti dei governi locali con l'11,2% (26 casi) e i
conflitti per provvedimenti del governo nazionale con il 10,3% (24 casi).
In tutte queste lotte popolari le masse si rivoltano risolutamente affrontando
leggi che danno carta bianca alla repressione di sparare per uccidere; la legge
29166 che stabilisce regole di impiego della forza da parte del personale delle
forze armate nel territorio nazionale, la legge 28222 che nel 2007 il governo ha
approvato con 11 decreti legislativi in materia di crimine organizzato e che
sono in contrasto con la stessa Costituzione e che stabiliscono per esempio
sanzioni per chi blocca una strada, licenziamento per funzionari pubblici che
appoggino richieste lavorative, e che dichiarno non imputabuili membri delle
Forze Armate e della polizia nazionale che causino lesioni o morte nel
“compimento del loro dovere”, insieme ad altri, quali lo spionaggio dichiarato
di giornalisti reazionari che filmano durante le lotte per dare i filmati alla
polizia, persone che abbiamo già colpito come spetta a questi miserabili
mangiapane. In concreto c'è un aumento e qualità delle lotte del popolo
peruviano che si riaffermano nella violenza rivoluzionaria giusta e corretta per
difendersi e conquistare le loro rivendicazioni, disposte a pagare un prezzo
nelal chiarezza che lottano contro il vecchio Stato e che le trattative di
dialogo sono anticamera di più repressione. Come dice il responsabile dell'area
dei conflitti sociali dei Difensori del Popolo, Rolando Luque: “negli ultimi tre
anni sono morte più di 80 persone e ci sono stai 1200 feriti”. Sono cifre al
ribasso ma che si avvicinano alla realtà.
In concreto il popolo va elevando le proprie lotte rivendicative e il partito
sempre si è trovato al suo fianco, per questo respingono e condannano i
miserabili della LOD capitolatori che vogliono solo accomodarsi in poltrone e
Comuni per avere l'autorità di continuare il loro rapporto con la polizia e
porsi a disposizione delle fazioni del capitalismo burocratico.
Dall'altro lato, l'imperialismo e la reazione nel suo affanno di liquidare la gp
usa le masse come carne da cannone. Si sviluppa quindi una contesa in cui le
masse popolari prendono il loro posto nell'arena di questa contesa e si sviluppa
in termini cruenta e completamente la contraddizione tra la reazione e
l'imperialismo che vuole mobilitare le masse per la sua guerra antisovversiva e
noi che le mobilitiamo per la guerra popolare.
Popolo peruviano, facciamo appello a boicottare queste elezioni che sono solo
per cambiare chi deve sfruttare di più il popolo, chi deve opprimere e che sono
una necessità del capitalismo burocratico che ci dice che ci sarà cambiamento,
onestà, ecc. per nascondere i loro veri interessi di classe, di come impiantano
il loro monopolio di generi alimentari, mantenere i suoi SERVIS ces per
mantenere i bassi salari e una contesa tra borghesia compradora e burocratica e
una lotta per chi deve opprimere il popolo, mascherandosi da difensori de
popolo. Diciamo basta.
ELEZIONI NO! GUERRA POPOLARE SI!
VIVA IL 31° ANNIVERSARIO DELLA GUERRA POPOLARE!
VIVA IL GLORIOSO PARTITO COMUNISTA DEL PERU'!
VIVA IL PRESIDENTE GONZALO!
VIVA IL MARXISMO-LENINISMO-MAOISMO, PENSIERO GONZALO, PRINCIPALMENTE PENSIERO
GONZALO!
ELEZIONI NO, GUERRA POPOLARE SI!
PCP – Comitato Centrale – Maggio 2011